martedì 6 dicembre 2011

la giustizia riparatrice




La Giustizia riparatrice  vede il crimine non come un’offesa contro lo Stato, ma come un danno a persone e rapporti. Invece di punire i delinquenti, la giustizia implica la riparazione del danno causato dal crimine. La vittima e il reo possono partecipare attivamente al processo. La comunità può sostenere la vittima ed aiutare il reo ad adempiere agli accordi presi per la riparazione del danno.
Nel sistema convenzionale la vittima e il reo non sono in grado di raccontare l’accaduto a modo loro, e ancor meno di comunicare tra loro.
La nostra società si preoccupa di  determinare la colpevolezza o l'innocenza e di punire il colpevole , senza pensare alla riparazione di quelli che soffrono da parte di entrambe le famiglie ( quelle della vittima e quelle dei carnefici)

La giustizia riparatrice offre alla vittima e al reo la possibilità di discuterne e di decidere come risolverla, attraverso la mediazione vittima/reo, o un ampliamento della stessa conosciuta come “conferencing”, in cui le vittime e i rei sono invitati ad includere le proprie famiglie allargate.
 Infatti per giungere ad elaborare il lutto le vittime dovrebbero confrontarsi con i colpevoli.
Mi spiego con un esempio
Nel 2000 in Australia tre giovani ramati entrano in un fastfood per rapinare l'incasso. Un giovane che non si era reso conto di quanto stava accadendo si alza per prendere una coca cola e viene colpito a morte . Nonostante i tre ragazzi siano stati imprigionati, la madre del ragazzo è inconsolabile e lo stesso la fidanzata.
L'ispettore di polizia australiano organizza un incontro informale tra i ragazzi e la madre e la fidanzata del ragazzo.
I ragazzi si trovano di fronte alla sofferenza sconfinata della madre e della fidanzata ,comprendono tutte le conseguenze delle loro azioni e dicono “ Non c'è scusa alcuna per quello che abbiamo fatto. Non parleremo  della nostra infanzia sventurata come ha fatto il nostro avvocato poiché nulla al modo vi darà vostro figlio “.
Sei mesi dopo la madre e la fidanzata del ragazzo ucciso si erano riprese : vi è stata una riparazione simbolica attraverso parole vere.
Sebbene condannati al carcere, i ragazzi non avevano visto il danno causato e non erano fino ad allora pronti al cambiamento . Il video del film è accessibile sul sito di Real Justice.
Questa pratica è effettuata in Neozelanda, Canada, America e Svezia .
Oltre alla pena permette il controllo ovvero la definizione dei limiti e il sostegno incoraggiamento alla maturazione del colpevole.
Chi scrive è convinto che la responsabilità o la maturazione passi anche attraverso la visione concreta di quello che abbiamo fatto e che l'elaborazione di un lutto passi attraverso il confronto con il colpevole.
Come costellatrice mi è capitato di avere come cliente il nipote o la nipote di nonni pluridecorati al valore nella seconda guerra mondiale.
Il solo fatto di avere preso consapevolezza  dei morti fatti dal nonno in guerra e avere fatto pronunciare queste semplici parole al nipote “ Vi vedo, vedo il dolore delle vostre famiglie e vi ringrazio perchè la mia vita è dovuta alla vostra morte “ ha fatto rinascere il sorriso in quei nipoti e una nuova leggerezza...
Con amore
Evi

 

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