giovedì 19 gennaio 2012

Andare oltre...

Lo specchio - M. Chagall


Chissà quante volte ci siamo guardate allo specchio con la speranza che l'immagine riflessa ci aiutasse a capire qualche cosa in più di noi, ci aiutasse a dar nome e forma alle nostre perplessità, ci portasse a sentirci un po' più padrone di noi stesse. E chissà quante volte avvicinandoci allo specchio abbiamo visto qualche cosa di noi che non avevamo mai notato prima e che ci spinge ad avvicinarci un po' di più allo specchio stesso, incuriosite del nuovo particolare trovato. Lui si limita a riflettere la realtà che poi  ciascuno vede e interpreta a modo suo. Basti pensare che a seconda della luce riflessa  e del nostro umore percepiamo in maniera differente quanto lui ci mostra; differente a tal punto da ritenerlo in certe occasioni un buon amico mentre in altre un temibile avversario. E se pensassimo allo specchio come passepartout per accedere al nostro mondo interiore?         
Il dipinto che compare sopra s'intitola "Lo Specchio" ed è stato realizzato da Marc Chagall, nei primi anni del '900.  Raffigura uno specchio che riflette una lampada ad olio, mentre una piccola figura femminile (in basso a sinistra) è china con il capo sul tavolo e gli occhi chiusi.
Sono rimasta molto colpita la prima volta che l'ho visto. Non sono una studiosa di opere d'arte ma nel veder questo dipinto ho avuto l'impressione che esso ben si sposasse con quanto detto fin'ora: la postura della donna porta a pensare che lasciandosi abbandonare è possibile accedere ad una realtà altra, onirica. E' come se lo specchio fosse la chiave di accesso  per esplorare un altro mondo: l'interiorità di ciascuno. E anche le dimensioni degli oggetti che vengono rappresentati mi incuriorisce. La donna appare come una minuscola sagoma all'interno della stanza e quasi passa inosservata di fronte alla grandezza dello specchio. Esso lascia intuire la presenza di uno spazio ignoto e sembra che l'autore voglia ricordarci che la realtà che possiamo spiegare, studiare, interpretare è solo una parte di quella esistente.
Com' è grande il mondo che rimane inesplorato... e che bella avventura scoprirlo.  

erika

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un quadro in cui prevale il viola, unione di blu e rosso, di tranquillita' e agitazione, di pace e passione, di sentimenti tanto forti quanto distanti tra loro. La donna non puo' che sentirsi piccola, indifesa di fronte alla forza di tale dicotomia. China la testa e sembra arrendersi ma forse sta solo attendendo che la luce della lampada le faccia chiarezza per poter capire che una donna e' la somma di tutte queste emozioni e le vive fino in fondo, giorno dopo giorno.