giovedì 30 gennaio 2014

Parole per l'anima #5


Quando qualcuno ti dice "sei cambiato" 
vuole dire semplicemente 
che hai finito di vivere la tua vita 
assecondando la sua. 


Arriva un momento, quel momento che attendi da sempre, in cui qualcosa fa “clic” e tutto cambia.
A volte succede spontaneamente, più spesso durante un lavoro su di sé, che porta i nodi al pettine ma permette anche di scioglierli, altre volte accade come reazione a eventi che in maniera improvvisa esigono nuove risposte.
Quando avviene il “clic”, certi nostri comportamenti subiscono repentine mutazioni.




In tutti questi casi, potete immaginare la risposta degli altri? Chi è abituato a conoscerci in una modalità che possiamo definire "standard", pensa che noi siamo fatte così, nel bene e nel male, non contemplando che ci possano essere delle parti rifiutate o rimosse, difficili o impossibili da esercitare (proprio perché ci siamo dette o ci hanno sempre detto che quello è il modo migliore...).
Quando le nuove parti sono positive e facilitano la relazione, anche gli altri partecipano con gioia dell'avvenuta trasformazione, sottolineandone le situazioni migliorate, godendo dei benefici e ringraziando.
Ma quando sono oppositive e rompono uno status quo che era utile sotto diversi punti di vista, ecco che l'ambiente relazionale e familiare può cospirare contro tutto e tutti i colpevoli di questa “ribellione”, finendo per accusare la persona in cambiamento di non essere più quella di una volta - sottintendendo di preferire quella del passato. 
Ma non sanno che una volta che il cambiamento è in atto, non si può più tornare indietro... 







E' meglio essere odiato 
per quello che sei
che essere amato 
per quello che non sei 
                                      (A. Gide)



Buon weekend 
virginia 

(fonte immagini - Pinterest) 



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