lunedì 7 settembre 2015

Settembre e i buoni propositi



Abbiamo finito con il primo lunedì di luglio la serie di suggerimenti per il rilassamento (qui).
Avete provato? Come è andata?
Non dimenticate mai che la regola che sottende ogni tecnica di questo tipo può essere riassunta in una sola parola: costanza.
La ripetizione consapevole crea la sana abitudine, dunque non si può assolutamente prescinderne, pena la scarsa efficacia degli effetti desiderati.

Ecco perché mi trovo oggi, primo lunedì di settembre a parlare di buoni propositi.
Ormai questo mese, forse anche di più di gennaio, rappresenta l'Inizio per antonomasia.
Sarà perché segna spesso un passaggio climatico dal caldo torrido alle prime giornate terse dal vento fresco, oltre che ospitare la ripresa di molte attività che affondano le loro significative origini nell'inconscio collettivo di ciascuno – la scuola, la fine delle vacanze, l'inizio di progetti o hobby...

Quante volte avete ripetuto la frase “a partire da...(settembre, gennaio, lunedì, dopo le vacanze/feste ecc...) comincio”?
(ne avevamo già parlato qui ) .
Molte volte è rimasto tutto arenato nella spiaggia dell'estate, cancellato dalla prima onda lunga che ha raggiunto i pochi ombrelloni rimasti a contemplare il mare.

O magari avete anche cominciato, avete individuato i vostri bisogni, stabilito una data, fatto il primo o i primi passi... e poi, che cosa è successo?
Non ho abbastanza tempo” “devo prima fare quest'altro” “Oggi salto ma domani riprendo” e varie altre versioni sui generis hanno riportato tutto, inesorabilmente, come prima.

Qualsiasi sia stata la modalità con cui vi siete bloccate, oggi proverò a darvi qualche suggerimento per uscire da questo impantanamento – e da quelli che verranno.
Si tratta di piccole strategie che si possono applicare a qualsiasi situazione, dunque con un po' di flessibilità, potete utilizzarle ogni volta in cui vi sentite ferme, in stallo o blocco.

  1. Cambiare il punto di vista e procedere a piccoli passi.
Potrà sembrare ovvio, ma quando ci accingiamo a iniziare un progetto tendiamo a considerarlo nella sua globalità, vedendolo già definito, perfetto, con la conseguenza di restare impigliate nella rete del “non ce la farò mai” - fissandoci sul risultato, sulla performance – dimenticando che occorre in realtà pianificare delle tappe intermedie, da rivedere, modificare, correggere, fino a che tutti questi passaggi insieme daranno vita all'obiettivo nella sua totalità.
  1. Stimolare il processo.
Esistono alcune tecniche da usare per scovare e affrontare l'eventuale sabotatore interiore (vedi anche qui).
Nello specifico potreste iniziare a scrivere – senza pensare alla forma e alla grammatica – quello che sentite e che pensate, ad es. “sono molto in difficoltà nell'iniziare …........ sento che ogni volta che mi accingo a definire una data qualcosa dentro di me si ribella, è come.....” : questa è solo una possibilità, ciascuna dovrebbe scrivere le proprie sensazioni, dubbi, paure o frustrazioni, il più sinceramente possibile, senza filtri, in un dialogo interiore che può lasciare emergere il nucleo profondo del blocco, offuscato da altre sovrastrutture.
Una opportunità diversa è lasciare spazio alle immagini invece che alle parole, creando così un disegno libero che rappresenti la resistenza, oppure fare un collage che stimoli l'obiettivo, ritagliando e incollando su un foglio le figure che lo definiscano (funzionerà secondo le leggi delle parole evocatrici, secondo i principi che abbiamo delineato qui)
  1. Autodisciplina, ovvero verba volant scripta manent.
Create un diario o un'agenda dell'azione alla quale volete dedicarvi, con orari, giorni, spunti di riflessione una volta praticata, di modo che lentamente possiate toccare con mano i benefici e allo stesso tempo evitare di procrastinare, affermando “devo fare altro”.

  1. Priorità.
Fate un elenco di ciò che volete realizzare in base all'importanza che gli attribuite.
Può essere anche l'elenco che si riferisce a una giornata in particolare, e non a tutta la vita (vedi punto 1).

  1. Lasciate spazio al divertimento.
In qualsiasi cosa facciamo, anche la più faticosa, c'è sempre un aspetto che ci fa piacere, ad es. scrivere al computer in questo momento mi può annoiare dopo una giornata di lavoro, ma adoro il rumore delle dita sulla tastiera. Se riuscite a trovare anche un piccolo elemento di piacere in ciò che fate, la vostra attenzione si sposta su quello e tutto il resto ne trarrà enormi vantaggi.

Adesso non vi resta che mettervi all'opera e iniziare!

buona settimana
virginia 

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