venerdì 22 gennaio 2016

parole per l'anima #2


Un errore può essere il tuo maestro, 
non il tuo aggressore.
Un errore è una lezione,
non una perdita.
Si tratta di una necessaria e temporanea deviazione,
non di un vicolo cieco. 

Come abbiamo visto lunedì (qui) i nostri errori, soprattutto quelli che facciamo inconsapevolmente da sempre, possono diventare elementi preziosi per la nostra libertà, ma ad alcune condizioni: 

1) che usciamo dall'automatismo del "copia incolla" - ovvero riusciamo finalmente a vedere chi, che cosa e come ci induce a comportarsi sempre alla stessa maniera. 


2) che ci accorgiamo quale aspetto nocivo e boicottante andiamo a nutrire col nostro agire (dictat familiari? stereotipi sociali?) perché anche se non ce ne rendiamo conto, gli schemi più disfunzionali nascono e crescono con noi e in noi. 


3) che cominciamo a muovere i primi passi con le nostre gambe e a pensare con la nostra testa, liberandosi da condizionamenti imposti e strade precostituite da altri al nostro posto 


4) che non perdiamo di vista anche l'aspetto umoristico che può servire a sdrammatizzare e vedersi con uno sguardo più leggero 


(Non faccio mai lo stesso errore due volte. 
Lo faccio cinque o sei volte, 
giusto per essere sicuro/a.)

5) che siamo pronti a guardarci dentro e scoprire nuove potenzialità nascoste da copioni che nel tempo diventano catene. 


buon week end 
virginia 

(fonte immagini: Pinterest) 

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