domenica 2 luglio 2017

parole per l'anima #5





Uno dei motivi che può spingere qualcuno a chiedere il mio aiuto può essere la difficoltà ad accettare ed elaborare la fine di una storia d'amore. 
Soprattutto quelle relazioni tormentate, dove uno dei due si trova all'improvviso abbandonato senza nemmeno sapere bene il perché. 
In questi casi spesso l'altra persona è ambivalente, oscilla fra sparizioni e ricomparse, oppure afferma di volersene andare ma poi cede di fronte a richieste di spiegazioni (o risponde a provocazioni o addirittura scrive e chiama per sapere "come va").
Inutile dire che il partner lasciato tende a interpretare tutto ciò come motivi di incertezza e segnali di sentimento o attaccamento e quindi di un possibile ripensamento.
Si instaura così il meccanismo perverso del cercare modalità di contatto, del volere spiegazioni che mettano a tacere definitivamente quella voce interiore che porta a dire "ma forse infondo ci tiene".
La realtà è che l'abbandono provoca una dolorosa "sindrome dell'arto mancante" emotiva.
Come chi viene amputato di un arto percepisce per molto tempo sensazioni cenestesiche come se ciò che non c'è più ci fosse ancora, così chi viene privato della presenza di un amore continua a "vedere e immaginare" realtà che non hanno più senso di esistere. 
Tutto viene interpretato in base ai propri bisogni.


E' il tentativo di conservare e tenere ancora in vita qualcosa che ormai è impossibile da ricostruire. 


Milioni di episodi, di frasi, di gesti affollano la mente. Accompagnati da altrettanti "Perché?"
Perché quella volta mi ha detto così se poi ha fatto il contrario?
Perché adesso da la colpa a me se prima la stessa cosa la faceva lui/lei?
Perché non mi dice chiaramente che non mi vuole invece di raccontarmi che è confuso/a?
E così via secondo multiformi sfaccettature di incomprensioni.



Il problema è che accecati dal bisogno di credere qualcosa che consoli, si rischia, chiedendo all'altro, di continuare a perpetrare l'inganno.
E allo stesso tempo si ottiene la necessità più grande: non rompere il legame - anche se solo per avere risposte vaghe o rimandare il dolore definitivo.



Qualsiasi messaggio arrivi è sempre meglio che niente.
E se non arriva forse c'è stato un guasto delle linee, oppure gli è successo qualcosa di importante da non aver tempo per rispondere. Oppure avrà bisogno di tempo.
Ma intanto tu sospendi la tua vita in attesa di qualcosa che non verrà. 
O per lo meno non come vorresti tu.


L'unica cosa da fare in questi casi è guardare alla realtà per quella che è.
Poter fare a meno anche dei perché.
Non ha importanza il motivo per cui ha fatto quello che ha fatto.
Resta che non ti da ciò di cui hai bisogno per essere felice.



Invece che perdere il senno nelle domande, è più importante mettere insieme i fatti per quelli che sono stati. 


Ha senso ricostruire tutta la storia da un punto di vista obiettivo, 
affrontare il dolore che ne deriva e ripartire da sé,
 passo necessario per poter andare avanti.



Lascia andare tutto.
E vedi cosa resta.

(E se non resta, è un bene che se ne sia andato/a.
ti meriti di essere felice. Davvero.)

buona settimana
virginia 

(Fonte immagini: Pinterest)

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